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18/12/2019
di Alessandra La Rosa

FCA e PSA si fondono. Cosa succederà sul fronte pubblicitario?

L'unione tra i due gruppi porterebbe alla costituzione del maggiore spender italiano a livello adv. E ora ci si chiede cosa accadrà a livello di strategie e partner

I colossi dell'automotive FCA e PSA hanno raggiunto l'accordo per la fusione. Un'operazione, ufficializzata da una nota, che porta di fatto alla nascita del quarto costruttore automobilistico al mondo per volumi e il terzo per fatturato, con vendite annuali di 8,7 milioni di veicoli e ricavi congiunti di quasi 170 miliardi di euro. Il gruppo avrà "una solida struttura di governance" con John Elkann alla presidenza e Carlos Tavares ceo, e un CdA di 11 membri, con una maggioranza di consiglieri indipendenti. In futuro, naturalmente, si aprirà la questione delle strategie pubblicitarie del nuovo gruppo congiunto. Attualmente, infatti, le due aziende lavorano con differenti partner, sia lato creatività che lato media. FCA lavora con un variegato roster di agenzie creative in base ai vari brand, che include Armando Testa, Leo Burnett, Independent Ideas, Fab-La Fabbrica Creativa e Ideal, mentre sul fronte media viene seguita da Starcom. PSA invece lavora a livello creativo con Havas Milan, e per il media con Mediacom. Di fatto, la fusione porterebbe alla costituzione del maggiore spender italiano a livello pubblicitario, con un investimento congiunto stimabile in oltre 200 milioni di euro. Indubbiamente per ora è presto per parlare di strategie e partner pubblicitari, ma quel che è certo è che la parola d'ordine della fusione, su tutti i fronti, è "sinergie". E sinergie, in ambito adv, potrebbe significare anche accorpamenti di incarichi e risparmio di investimenti.

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