La gara avviata lo scorso novembre da Eataly per la scelta dell’agenzia che si occuperà delle sue attività di pianificazione pubblicitaria nella regione EMEA è alle battute finali.
Dopo aver gestito il planning e il buying pubblicitario in parte in house e in parte con agenzie esterne (tra cui Phd di Omnicom per l'offline e l'agenzia romana Digital Angels per l'online), secondo quanto ricostruito da Engage la catena retail specializzata nella vendita di prodotti dell'enogastronomia italiana e nella ristorazione ha infatti deciso di esternalizzare questa area di business e di affidarsi ad un'unica realtà.
Gli investimenti pubblicitari di Eataly saranno molto focalizzati sul digital a performance, anche per sostenere lo sviluppo del suoi servizi ecommerce, ma contempleranno anche il ricorso a media classici, come l'out of home. L'investimento 2022 dovrebbe ammontare a livello EMEA a circa 3 milioni di euro.
Sempre secondo quanto risulta ad Engage, Gruppo DigiTouch sarebbe in pole nella gara con la sua agenzia Performedia. Alla consultazione, condotta dall’azienda fondata da Oscar Farinetti insieme ad Ebiquity Italia, hanno preso parte anche Webranking, Simple Agency (Dentsu) e Digital Angels insieme ad Adtelier.
Contattato da Engage, Gruppo DigiTouch non ha confermato la notizia.
Leggi tutte le notizie sulle GARE PUBBLICITA' E MEDIA
Eataly è oggi presente con 11 store in Italia, 8 negli Stati Uniti e 17 nel resto del mondo. La società fondata da Oscar Farinetti ha chiuso il 2020 con ricavi pari a 353,4 milioni, in calo del 29% rispetto ai 501 milioni del 2019, un Mol negativo di 14,6 milioni e un indebitamento finanziario netto di 116 milioni. Risultati su cui hanno influito negativamente i vincoli all’attività di ristorazione avvenuti in tutto il mondo a causa della pandemia. Lo scorso aprile alla presidenza della società è stata nominata Alessandra Gritti, che con il marito Giovanni Tamburi è la cofondatrice di Tip, socia di Eataly con circa il 20%, mentre Nicola Farinetti, il figlio di Oscar, è l’amministratore delegato. La famiglia Farinetti controlla l’azienda con circa il 58% del capitale sociale.