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di Andrea Salvadori

Alchimia cede il controllo di Doxa a BVA Group

La holding di partecipazioni controllata al 100% da Marina Salamon diventa azionista di minoranza del gruppo franco-americano. L'operazione non riguarda l'agenzia Connexia

Alchimia, la holding di partecipazioni controllata al 100% dall’imprenditrice Marina Salamon, cede il controllo di Doxa al gruppo franco-americano BVA Group. A seguito dell'operazione, Alchimia reinvestirà la maggioranza di quanto ricevuto in azioni di BVA Group, diventandone così azionista. Marina Salomon entrerà nel board di BVA Group. Doxa, la storica società italiana di ricerche di mercato, un giro d'affari annuale di 24 milioni di euro, confluisce così nella terza più importante società di ricerche di mercato in Francia, reduce da un 2018 chiuso con un giro d’affari di circa 180 milioni, oltre 800 collaboratori e uffici in Europa, Asia e Stati Uniti. L'operazione rientra nel processo di internazionalizzazione del business avviato da BVA Group e dal suo Ceo, Pascal Gaudin. La società ha già messo a segno negli scorsi anni altre acquisizioni all'estero, tra cui quella dell'inglese Bdrc nel giugno del 2018, e raccoglie oggi una significativa quota del suo fatturato negli Stati Uniti. BVA Group ha investito anche nel settore della comunicazione e ha acquisito lo scorso settembre il 30% dell'agenzia francese Babel. Marina Salamon resterà presidente di Doxa Italia, così come sono confermati i ruoli di tutti i top manager della società, con sedi a Milano e a Roma, a partire dall’amministratore delegato e socia Vilma Scarpino, che resterà azionista anche in futuro. Saranno quindi offerte nuove partecipazioni azionarie anche agli altri manager di Doxa Italia. L’intero staff di Doxa, 140 persone, sarà mantenuto e ampliato. «Vilma ed io siamo consapevoli del valore di questo progetto che porterà Doxa ad un livello ulteriore di crescita», commenta Marina Salamon. «Doxa potrà ampliare il suo raggio d’azione in termini sia di competenze sia di mercati nel rispetto della propria storia. Doxa, fondata nel 1946, ha saputo evolversi sempre, accrescendo la sua reputazione nel tempo. Condividiamo con BVA gli stessi valori, e le nostre culture di ricerca sono simili. BVA è partecipata, insieme, da 4 soci imprenditori e dal fondo Naxicap. Li stimo molto e penso che questo sia un assetto azionario rivolto al futuro, ben diverso dalle società multinazionali». «Credo alla condivisione dei progetti e delle sinergie di business. Doxa e le altre società del network di BVA sapranno offrire ai propri clienti molta innovazione, pur mantenendo un grande spirito imprenditoriale», specifica Marina Salamon, che ha acquisito Doxa nel 1991. Ennio Salamon, padre di Marina, era entrato molto giovane in Doxa, guidandola dal 1956 al 2006, chiamato dal fondatore, Pierpaolo Luzzatto Fegiz, suo professore di statistica all’università. «Si tratta di un’operazione straordinaria, che conferma la nostra apertura al futuro, e che rafforzerà la leadership italiana di Doxa. La sfida sta nel conquistare i mercati esteri, e in questo modo Doxa avrà un accesso privilegiato a nuovi progetti e clienti, su scala internazionale. Ad esempio, in BVA sono già presenti le competenze più forti, in Europa, sui temi più innovativi dei comportamenti dei consumatori: Behavioral Economics e Nudge Theory. Insieme, potremo investire ulteriormente in R&D, su scala internazionale». Quello tra Doxa e BVA Group è un sodalizio storico: tutte e due le società sono, da sempre, tra le prime società di ricerche di mercato in Europa e collaborano insieme da molti anni, anche grazie alla comune appartenenza a WIN - The Worldwide Independent Network of Market Research, il network internazionale di società di ricerche indipendenti, presente in oltre 50 paesi. Con una particolarità: da tempo, il presidente di WIN è Vilma Scarpino, a.d. di Doxa, mentre Pascal Gaudin, a.d. e socio fondatore di BVA Group insieme a Gérard Lopez, ne è il vicepresidente. L'operazione annunciata oggi non riguarda Connexia, la data driven creativity agency che continuerà dunque a far parte di Alchimia Holding, e a collaborare con Doxa su tutti i progetti che includono analisi dei dati e ricerche di mercato. Connexia, guidata da Paolo D’Ammassa, socio fondatore, e da Massimiliano Trisolino, Chief Strategist Officer e socio, continuerà il suo percorso di crescita indipendente. Nel 2018 ha raggiunto un fatturato di 13,5 milioni di euro, in aumento del 23% sul 2017, grazie ad un'offerta basata su analytics, strategia e creatività, ed è prevista una crescita molto forte anche nel 2019. Sia Connexia sia Doxa manterranno i loro uffici nel palazzo di via Panizza 7, a Milano.

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