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04/02/2020
di Vincenzo Stellone

Accenture chiude la unit dedicata al media auditing. Ora focus su Interactive

Ad agosto 2020 l'area Media Management del colosso della consulenza sarà chiusa per evitare conflitti di interesse e per posizionare Accenture in aree sempre più strategiche di mercato

Accenture verso la chiusura delle attività di media auditing? Sembrerebbe proprio così. Il colosso è in procinto di chiudere o quanto meno ridimensionare sensibilmente l’area dedicata ad auditing media, benchmark e servizi di consulenza sulle gare. A partire dal prossimo agosto - al termine dell'esercizio finanziario della società -, la società di consulenza rinuncerà alla unit che si occupa di auditing media evitando così ogni eventuale conflitto di interesse, visto che ha l’obiettivo di accelerare sul fronte dell’acquisizione di budget media. A confermarlo è la stessa azienda ad alcune testate internazionali attraverso un portavoce: “Abbiamo deciso di ridimensionare l’area di business che si occupa di auditing media, benchmark e servizi di consulenza sulle gare”. Parte del piano, ovviamente, prevede comunque il portare a termine gli impegni già presi: “Lavoreremo con i clienti per adempiere agli impegni già in essere e per supportarli in questa transizione”.

Il focus ora è sulla divisione Interactive

La unita di Accenture dedicata al media auditing, denominata Accenture Media Management, rappresenta di fatto un piccola parte del business di Accenture e si stima che abbia poche decine di dipendenti. Si contrappone quindi in modo molto netto alla divisione Interactive, guidata in Italia da Alessandro Diana. Questa area infatti conta su oltre 10 miliardi di dollari di ricavi annui e si sta espandendo molto rapidamente. Lo testimoniano le numerose acquisizioni compiute da Accenture per incrementare questa parte del suo business nel corso degli scorsi anni. Tra queste spicca quella di Droga5 chiusa lo scorso aprile (leggi di più qui). Tutto questo ha fatto sempre discutere il mercato, che leggeva un chiaro conflitto di interesse nelle attività interne alle due divisioni della stessa società, soprattutto da quando Accenture si è mossa per diventare operativa nell’ambito del programmatic planning e buying nel 2018 (leggi di più qui). “Il mercato si è espresso: per fornire servizi di auditing o revisione, devi essere completamente indipendente”, ha per esempio dichiarato Ruben Schreurs, Ceo di Digital Decisions, società di revisione acquistata in gennaio da Ebiquity (leggi qui). Dall’azienda fanno inoltre sapere che, oltre a evitare un conflitto evidente tra i due business, Accenture si sta adattando e trasformando per creare valore ai propri clienti e per posizionare l’azienda su aree più strategiche e di crescita del mercato. Non si sa ancora bene che fine faranno le persone attualmente impiegate nella divisione Media Management, ma dall’azienda assicurano che si sta discutendo su come ridistribuirle con altri ruoli al suo interno. A questo punto, a beneficiare maggiormente di questo cambio di rotta di Accenture è Ebiquity, più simile per dimensioni ad Accenture Media Management.

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