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E-commerce Trends

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17/09/2014

Come vendere il Made in Italy delle PMI nel mondo? La soluzione è l'e-commerce

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Il Made in Italy è uno dei brand più apprezzati all'estero, in particolare nei settori moda, turismo e agroalimentare, tanto che le ricerche nel web legate ai servizi italiani nel 2013 sono cresciute del 12%. Per questo motivo ultimamente si parla sempre più di valorizzare il marchio Italia sia come arma per combattere la crisi, sia come difesa dal proliferare della contraffazione. Uno dei primi operatori internet internazionali a porre l'attenzione sul Made in Italy è stato proprio Google che assieme all'Unioncamere sta portando avanti il progetto "Made in Italy: Eccellenze in Digitale". Ma quanta consapevolezza c'è da parte della PMI delle opportunità che arrivano dalla Rete? In Italia solo il 34% delle PMI ha un proprio sito internet e meno della metà di queste, il 13%, ha una sezione dedicata all’e-commerce, mentre solo il 4% delle aziende con più di dieci addetti vende almeno l'1% online (dati Eurisko 2013). Il 70% del fatturato dell'e-commerce italiano infatti si compone di sole venti aziende che operano online. Che cosa significa questo? Che di tutte le ricerche fatte nel web sui prodotti italiani, tutti quelli non trovati sono occasioni d'acquisto perse. Il valore globale del commercio elettronico cresce nel mondo a ritmi sostenuti: 1,3 trilioni di dollari nel 2013 e, come recentemente pubblicato dal Sole24Ore, in questo contesto se il Made in Italy fosse un brand sarebbe il terzo marchio più noto al mondo, dopo Coca Cola e Visa. Se cresce la domanda di prodotto italiano all'estero, in Giappone (+29%), in Russia (+13%) e in India (+20%), la naturale soluzione al problema si chiama e-commerce: è la strategia sulla quale le aziende italiane devono investire per ampliare l’export e raggiungere i clienti di tutto il mondo.

La sfida in questi anni sarà quella di raggiungere potenziali acquirenti all’estero che vogliono acquistare i nostri prodotti in ogni momento e da qualunque luogo. Oggi lo sviluppo del digitale consente di scegliere diverse soluzioni di e-commerce: il full outsourcing proposto da Upcommerce ad esempio, permette alle imprese di poter vendere in tutto il mondo, con servizi di comunicazione e assistenza multilingua e una logistica capillare, senza però doversi preoccupare in prima linea di questi aspetti. L'outsourcing infatti consente la vendita online da parte di un'azienda delegandone tutti gli aspetti di gestione con investimenti iniziali pari a zero, e solo una fee da pagare al momento della vendita avvenuta.