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18/07/2019
di Caterina Varpi

Webbdone festeggia i suoi primi dieci anni e prevede una crescita del 20% del giro d'affari nel 2020

La società fondata dieci anni fa a Lodi da Davide Raimondi e Luca Sattin è oggi un piccolo Gruppo che vale oltre 5 milioni

Fondata nel 2009 da Davide Raimondi e Luca Sattin, oggi rispettivamente Ceo e partner, Webbdone ha festeggiato i dieci anni con una giornata di festa e team building dedicata ai dipendenti. L'agenzia, nata con una specializzazione nel performance advertising, nel corso del decennio, è divenuta la capogruppo di un piccolo network di aziende, tutte digitali, che impiega 31 dipendenti e raggiunge oltre 20 differenti mercati nazionali, con un giro d’affari che dovrebbe superare i 5 milioni di euro nel 2018 e si prevede in crescita di circa il 20% nel 2020, con una chiusura di 6 milioni. Tra esse, oltre alla capogruppo, ci sono Cerberoos, Clyck, Tuk Tuk Digital, Clacson24, dbShaper e la piattaforma di social influencing “editoriale” Inflooendo. "Dieci anni passati lavorando nel digital valgono almeno il doppio rispetto a qualunque altro settore. E non perché sia richiesta una particolare professionalità o competenza, ma solo perché ti obbliga a conoscere, seguire e addirittura anticipare quasi ogni singola tendenza tecnologica e sociale in atto. In nessun altro comparto merceologico, infatti, i cambiamenti tecnologici introdotti influenzano direttamente e istantaneamente la società come nel digital", commenta Davide Raimondi, fondatore e partner del Gruppo Webbdone. Per aver successo in questo settore occorrono, oltre alla competenza "molta autodisciplina, un pizzico di fortuna e tanta tanta passione per l’innovazione". Molto singolare la scelta dell’attività svolta per celebrare l'anniversario di Webbdone: simulazione di caduta libera presso il Fastweb Aerogravity di Milano, la più grande struttura al mondo dedicata a questa attività che riproduce la sensazione di precipitare nel vuoto che si ha quando ci si lancia con il paracadute. "Abbiamo scelto la caduta libera perché ci sembrava un’attività che simboleggia molto efficacemente il moderno contesto in cui viviamo, caratterizzato da frenesia e cambiamenti spesso repentini e profondi - ha spiegato Luca Sattin -. Oggi le aziende sono in difficoltà perché l’innovazione tecnologica non le rende capaci di prevedere il futuro e spesso sono costrette a prendere decisioni fondamentali in una situazione di profonda incertezza. I nostri addetti devono saper affrontare queste paure, rassicurare i clienti e offrire loro risposte concrete".

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