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10/01/2020
di Vincenzo Stellone

Teads chiude il 2019 in crescita e punta sull’adv “sostenibile” con tante novità

Il punto con Dario Caiazzo sulla visione della Global Media Platform, che nel 2020 si concentrerà su performance, soluzioni cookieless e automazione

Sarà un 2020 pieno di sfide per Teads - The Global Media Platform. Forte di una crescita di circa il 35% a livello globale, e con l’Italia che si è dimostrata di stare pienamente al passo con questa crescita, la piattaforma si prepara al lancio di nuove soluzioni, rivolte anche all'ultima parte del funnel. A confermarlo sono le parole di Dario Caiazzo, Managing Director di Teads Italia, durante un incontro con la stampa tenutosi a Milano l’8 gennaio: «Vogliamo costruire un ecosistema di advertising sostenibile promuovendo un giornalismo qualitativo e creando uno spazio sicuro dove far incontrare brand e consumatori​», dichiara in prima istanza il manager, rivelando così la nuova mission di Teads. Caiazzo ha poi proseguito raccontando il costante impegno della società nel supportare il business digital degli editori, garantendo nuove soluzioni di monetizzazione e offerte tecnologiche orientate a una user experience di qualità, insieme a quella dei brand. Tracciando una panoramica sulle attuali grandi sfide del mercato e sulle nuove soluzioni di Teads, ​Caiazzo ha spiegato​: «Siamo in un momento davvero delicato e importante dove si riscontrano grosse opportunità per chi è pronto a offrire un servizio di qualità».

Il Curated Garden di Teads

Nel settore si parla molto di Walled Garden in riferimento a piattaforme dotate di un sistema chiuso che risulta limitante, perché esercitare un vero e proprio controllo è molto complicato in quanto non è possibile inserire un verificatore di terza parte. «Ci sono sicuramente dei vantaggi, ma anche delle problematiche legate ai Walled Garden, come quelle legate alla brand safety o all'utilizzo dei dati degli utenti», dice ancora Caiazzo. «Dove ci sono contenuti generati da utenti è anche molto difficile controllare la qualità di contenuti stessi. In alternativa ai Walled Garden, ci sono gli Open Garden, ovvero l’open web che ti consente di integrare tante tecnologie diverse. Anche in questo caso ci sono però degli aspetti negativi, poiché molto spesso bisogna far parlare tra di loro tecnologie diverse. Ci può essere quindi una perdita di dati e - anche in questo caso - si rischia di andare su siti con contenuti non propriamente attendibili», aggiunge ancora il manager. Facendo un parallelismo con questi concetti, Caiazzo definisce Teads come una piattaforma tecnologica di “Curated Garden”, «ovvero un giardino curato, che ha delle barriere e che quindi, ha dei vincoli poiché legato a dei publisher premium, ma con alla base una solida struttura tecnologica proprietaria che garantisce la sicurezza di parlare un unico linguaggio, in ambiente safe e dando la possibilità di poter controllare ogni attività».

Teads: crescita e mission

Teads ha conosciuto una crescita importante negli ultimi anni. «Nel 2019 siamo cresciuti a livello globale del 35% anno su anno, ma i dati ufficiali saranno rilasciati a marzo. Anche l’Italia ha dimostrato di stare pienamente al passo con questa crescita raggiungendo livelli davvero soddisfacenti anche in relazioni agli altri paesi. I mercati più in espansione si confermano quelli nati da poco come il territorio APAC e MENA con una forte spinta anche da parte degli USA, mercato nel quale Teads gode di straordinarie potenzialità di crescita. L’Europa si riconferma anche quest’anno traino di questo climax ascendente», dice in proposito il manager. «A livello europeo, l’Italia è la terza country nell’universo Teads», aggiunge ancora il manager.

Lower funnel e la prossima novità

«Siamo nati come top player del video advertising online, fornendo una soluzione alternativa al classico pre-roll. Oggi il video advertising outstream rappresenta oltre il 40% della spesa europea video», dichiara Caiazzo. «Oltre al mercato, cresce anche la nostra piattaforma tecnologica e la nostra offerta: la nostra suite di formati si è estesa, offrendo non più solo video, ma anche formati display e performance, capaci di guidare il brand a partire dalla memorabilità, passando per la costruzione di una relazione 1 a 1 con l’utente tramite l’interattività, fino alle visite uniche e incrementali al proprio e-commerce, portando traffico qualitativo a pagina fully loaded». Ora, Teads si prepara a un lancio importante: «A breve, proporremo anche una soluzione creata apposta per dimostrare al mercato che i contenuti editoriali funzionano meglio dei contenuti social da un punto di vista di attenzione e di performance di campagna», annuncia Caiazzo. Le nuove soluzioni allo studio, portano Teads a concentrarsi anche sull’ultima parte del funnel e «saranno pienamente operative entro il 2020», assicura Caiazzo.

Focus sull’automazione

Teads intende inoltre focalizzarsi sempre di più anche sull’automazione con Teads Ad Manager, piattaforma proprietaria di Teads «semplice, intuitiva e user-friendly che offre l’accesso, su larga scala, alla nostra inventory premium». «La piattaforma viene utilizzata anche in self-serve da parte dei nostri clienti che possono accedervi in maniera completamente autonoma per la pianificazione delle loro campagne online sui più prestigiosi publisher di tutto il mondo», dice in proposito il Managing Director Italia.

Un futuro cookieless

Il mercato sta evolvendo sempre più velocemente ed è verosimile che si possa entrare a breve in un’era totalmente cookieless. Sarà, infatti, impossibile seguire la navigazione degli utenti online e tracciarne la storia. Alcuni browser, come per esempio Safari, hanno già iniziato ad adeguarsi a queste nuove guidelines che tuttavia non sono ancora definitive. «Probabilmente il 70%-80% dei cookie che oggi vengono tracciati per fare campagne di retargeting, o comunque per sapere quelli che sono i comportamenti e la storia di navigazione dell’utente, non potranno più essere utilizzati», dice Caiazzo. In questo scenario, «Teads è già pronta: abbiamo studiato delle soluzioni alternative che hanno comunque la stessa efficacia ed efficienza. Questo è uno degli aspetti che in qualche modo potrà rivoluzionare di più il nostro settore. Già oggi utilizziamo tecnologie che eseguono un’analisi semantica della pagina per individuare di cosa si sta parlando in quello specifico articolo ed escludere eventualmente contenuti non in linea con i valori del brand. Così siamo in grado di contestualizzare il messaggio pubblicitario in base alla tematica dell’articolo stesso creando una continuità comunicativa tra articolo e pubblicità. Molte altre soluzioni verranno svelate in questo 2020», ha concluso Caiazzo.

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