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28/09/2015
di Alessandra La Rosa

Nasce Conversion, omnichannel engagement agency. E per il 2016 punta a crescere del 20%

Creata come evoluzione di Aladino, agenzia di btl ed eventi, offre servizi di comunicazione a 360gradi con un'occhio speciale alla tecnologia. Tra i suoi clienti, brand del calibro di Barilla, Parmalat, Huawei e Coca-Cola

Mobile Explosion, Social Commerce, Intimate Computing, Big Data e Personalizzazione, Internet of things e tutte le nuove frontiere tecnologiche pensate per potenziare le esperienze di acquisto: sono solo alcuni esempi di come la rivoluzione digitale ha cambiato e sta ancora cambiando il mercato e la comunicazione. A cambiare è anche lo stesso consumatore, che ora è multicanale, ubiquo, consapevole, indipendente, multidevice e sempre presente sui canali social. E naturalmente, di fronte a questa rivoluzion, i vecchi modelli di engagement hanno perso la loro efficacia. Parte da queste considerazioni la storia di Conversion, nuovo player del mondo della comunicazione che nasce da un'evoluzione di Aladino, agenzia di below the line ed eventi fondata da Alberto Rossi, arricchita di nuove skill e competenze grazie all'ingresso di Francesco Nenna, general manager proveniente da oltre 17 anni di agenzie locali e internazionali dove ha maturato grande esperienza in direct, digital e CRM; e Sergio Spaccavento, direttore creativo esecutivo, art director, copywriter, che ha lavorato in agenzie internazionali e italiane, sia di medie che di grandi dimensioni, su praticamente tutti i media, dall’ATL al social. Conversion si propone al mercato come portavoce di un innovativo approccio di engagement, capace di interagire con il websumer (il nuovo consumatore digitale) e che sia sempre orientato alla conversione. Una vera e propria omnichannel engagement agency, che ha come must dei suoi servizi un modo innovativo di fare engagement, centrato sulla possibilità di connettersi e creare un contatto continuo con i consumatori in ogni touchpoint del loro processo di acquisto. Tante le competenze che offre: dall’individuazione dell’insight, allo sviluppo di strategie e alla trasformazione in esecuzioni fisiche, digitali e tecnologiche, coinvolgendo tutti i touchpoint offline e online. Il tutto con un'occhio di attenzione alla tecnologia. «L'agenzia è operativa da maggio e attualmente conta su un team di 30 persone, alle quali si è recentemente aggiunto, in qualità di chief technology officer, Marco Prullini, proveniente da Imille - ha spiegato a Engage Francesco Nenna, general manager di Conversion -. Chiuderemo il 2015 con un fatturato tra i 3,5 e i 4 milioni di euro, in aumento del 40% rispetto allo scorso anno, e per il 2016 l'obiettivo è di crescere di un altro 20%». L'agenzia può già contare su un parco clienti di tutto rispetto, eredità dell'agenzia Aladino, tra cui spiccano Coca-Cola, Parmalat, Huawei, Electronic Arts e Activision, a cui si aggiungono clienti del tutto nuovi come Barilla (con cui in realtà Aladino aveva già collaborato in passato), di cui Conversion ha vinto due gare per due diversi brand, Beiersdorf con Labello, e «altri 2 o 3 progetti beta che stiamo portando avanti con alcuni grossi clienti - ha detto Nenna -, su cui ancora non posso svelare nulla».

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