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24/09/2021
di Caterina Varpi

Red Public, società di consulenza al femminile, punta a chiudere il 2021 a 5 milioni di fatturato

L’azienda guidata da Giada Maldotti ha in previsione la creazione di un numero crescente di posti di lavoro al suo interno

Giada Maldotti

Giada Maldotti

Il 29 settembre si terrà la presentazione ufficiale di Red Public, un’azienda di consulenza strategica al 100% femminile.

Fondata nel 2018 da Giada Maldotti, l’azienda con headquarter a Milano ha uffici anche a Roma e a Londra ed è composta da un team di professioniste esperte in diverse aree di intervento, tra cui trasformazione digitale, analisi di dati e modelli complessi, marketing strategico e gestione progetti internazionali.

Red Public è specializzata in tre principali ambiti di intervento che comprendono l’integrazione di diverse competenze, la promozione di una cultura inclusiva all’interno dei luoghi di lavoro, la gestione aziendale e la consulenza in ambito di transizione digitale. Più precisamente si occupa di iniziative per inclusività e gender equality, strategia e PMO e trasformazione tecnologica e digitale.


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Con clienti che spaziano dalle telecomunicazioni all’energia, dal settore bancario alla pubblica amministrazione per arrivare al retail, alla moda e al lusso, Red Public si fa portavoce di un messaggio socialmente positivo per le generazioni future, preparando un mercato del lavoro sempre più equo e inclusivo, si legge nel comunicato stampa.

Da dicembre 2020 la maggioranza della società è stata acquisita Guido Fienga, che ha assunto il ruolo di presidente del consiglio di amministrazione mentre la fondatrice, Giada Maldotti, continua a ricoprire il ruolo di amministratrice delegata.

Red Public si impegna ogni giorno a combattere la disuguaglianza di genere su due fronti: all’interno dell’azienda, costruendo una realtà ricca di opportunità lavorative e di sviluppo personale, e all’esterno, portando la filosofia dell’uguaglianza nel mondo delle imprese e delle istituzioni attraverso azioni concrete.

L'azienda ha sviluppato un sistema che permette di misurare la sostenibilità sociale e il livello di avanzamento aziendale in termini di inclusione: la Red Public Equality and Inclusion Certification. La certificazione fornisce gli elementi per uniformare il percorso e renderlo attuabile in contesti universali nell’ottica della promozione di un giusto work-life balance, della garanzia che le donne non vengano discriminate sulla base delle responsabilità familiari, della possibilità di usufruire di orari flessibili e di piattaforme di welfare, di giusti salari e reali opportunità di carriera, spiega la nota.

Le previsioni per i prossimi anni

L’azienda, che prevede di chiudere il 2021 di 5 milioni di euro di fatturato, con una crescita 10 volte rispetto al 2020, ha in previsione la creazione di un numero crescente di posti di lavoro al proprio interno.

Red Public prevede infatti di chiudere l’anno 2021 con 70 professioniste assunte a tempo indeterminato nei 3 uffici di Roma, Milano e Londra. Successivamente stima una crescita che porterà lo staff a 150 professioniste nel 2022 e a oltre 200 entro l’anno 2023. 

Ulteriori previsioni riguardano l’impatto positivo sul mondo del lavoro che, secondo l'agenzia, potrebbe portare una riduzione della perdita di posti di lavoro ricoperti da donne fino al 15%. Tra gli obiettivi di più ampio respiro di Red Public vi è infine l’investimento di parte degli utili in progetti ad impatto sociale.

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