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20/03/2019
di Andrea Salvadori

Kantar, interesse dei fondi Usa. L'Italia tra i mercati più performanti

Wpp avrebbe inviato pacchetti informativi confidenziali questa settimana, con offerte non vincolanti previste per aprile. Il punto sull'andamento nel nostro mercato con il Ceo Federico Capeci

Alcuni fondi di investimento statunitensi starebbero trattando con Wpp Group per l'acquisizione della maggioranza di Kantar, la società operativa nel mercato delle ricerche di cui la holding britannica vuole cedere un pacchetto di circa il 60% delle azioni. Secondo indiscrezioni raccolte dalla Reuters, i colloqui starebbero avvenendo con alcuni fondi di private equity, ovvero Advent International e Blackstone Group. Tra le società interessate figurerebbero anche Hellman & Friedman e la britannica CVC Capital Partners. Anche Bain Capital sarebbe pronta ad avanzare un'offerta, probabilmente alleandosi con uno degli altri fondi in gara. WPP avrebbe inviato pacchetti informativi confidenziali questa settimana, con offerte non vincolanti previste per aprile, sempre secondo le fonti interpellate dalla Reuters. Mark Read, il ceo di Wpp, intenderebbe completare la vendita di Kantar entro la fine dell'estate, potendo così disporre di nuove risorse per finanziare il piano di rilancio del gruppo britannico. L'operazione, di cui si sta occupando  Goldman Sachs, dovrebbe basarsi su una valorizzazione di Kantar di 3,5 miliardi di sterline, pari a circa 4,1 miliardi di euro, anche se alcuni dei fondi avrebbero espresso preoccupazione in relazione al calo degli utili e dei ricavi sofferto di recente da Kantar.

Il business di Kantar in Italia

L'acquisizione riguarderà anche gli asset della società in Italia, uno dei mercati dove Kantar sta ottenendo i risultati più brillanti, come spiega Federico Capeci, Ceo Italia, Grecia e Israele, intervistato a margine della presentazione del ranking BrandZ Top30 Most Valuable Italian Brands 2019. «Continuiamo ad aumentare il giro d’affari, arrivato ormai ad oltre 60 milioni di euro ed in crescita del 7%, come lo scorso anno tra l'altro, in un settore tra l’altro, quello delle ricerche, che è in calo di 4-5 punti percentuali. L’Italia è, tra i mercati più maturi, quello dove Kantar cresce di più. E lo fa grazie all’aumento tra i suoi clienti delle multinazionali che hanno l’headquarter nel nostro paese e di tante aziende che si avvicinano per la prima volta al mondo delle ricerche e dei dati». Il modello di business delle ricerche è stato d’altronde al centro di una rapida evoluzione negli ultimi anni. «Fino a poco tempo fa il nostro compito era raccogliere e analizzare i dati per le aziende. Oggi invece siamo chiamati a lavorare con gli insight di cui sono proprietari gli stessi marchi grazie alla proliferazione dei canali di contatto con i consumatori». Kantar intanto si preparare, a partire dal prossimo 2 aprile, a proporsi sul mercato con un unico marchio e non più con divisioni caratterizzati da brand differenti. L’operazione rientra nel piano di riorganizzazione e semplificazione dell’offerta messo a punto da Wpp, la holding britannica che tra l’altro ha già annunciato la messa in vendita della maggioranza del capitale di Kantar.

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