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07/06/2021
di Cosimo Vestito

Intarget annuncia il nuovo Ceo, cresce nel Q1 e consolida la strategia verso il modello consulenziale

L’acquisizione di realtà esterne e l'internazionalizzazione al centro dei piani della struttura, che registra un +20% nel primo trimestre. Nicola Gasperini passa alla guida della società

Nicola Gasperini, Ceo di intarget, e Nicola Tanzini, Fondatore e Presidente di intarget

Nicola Gasperini, Ceo di intarget, e Nicola Tanzini, Fondatore e Presidente di intarget

Evoluzione del modello operativo, internazionalizzazione e apertura alla crescita per vie esterne. Sono i tre cardini della strategia di intarget, un percorso evolutivo avviato già prima della pandemia e che oggi raggiunge una nuova importante tappa con il rafforzamento del proprio vertice.

La società ha infatti annunciato che il suo fondatore Nicola Tanzini si concentrerà d'ora in poi sulla guida strategica dell’azienda, mentre Nicola Gasperini, già consigliere di amministrazione, diventerà Chief Executive Officer di intarget. Il potenziamento dei vertici va di pari passo con l’apertura della nuova sede di Roma, che ha lo scopo di rafforzare ulteriormente il raggio d’azione di intarget verso le istituzioni e i mercati internazionali.

I tre pilastri della strategia di sviluppo di intarget

Come Tanzini ha raccontato a Engage, intarget sta effettuando una transizione dal modello di agenzia al modello di società di consulenza strategica, un riposizionamento strutturale volto a fornire a marchi e altri business un supporto più ampio per una corretta copertura del customer journey.

Contemporaneamente è in corso un processo di internazionalizzazione attivo su tre piani: l'erogazione di servizi consulenziali e operativi ai clienti con una presenza globale, l'acquisizione di clienti internazionali e l'apertura di nuove sedi all'estero (è in valutazione lo sbarco nel Regno Unito), che si aggiungeranno a quelle recentemente aperte in Svizzera e Cina.

Terzo e ultimo pilastro della strategia di sviluppo di intarget è l'apertura all'acquisizione di realtà esterne con competenze verticali, nel solco di quanto già avvenuto a dicembre scroso con l'ingresso di UX Boutique nel perimetro aziendale e il conseguente lancio dell'area in:ux, dedicata al design.

Crescita per vie esterne

In particolare, la società è attualmente in contatto con due agenzie attive nei comparti del marketing e della tecnologia. «Nelle prime fasi, entreremo nel capitale sociale con quote di minoranza, per poi aumentare la nostra presenza al raggiungimento di determinati obiettivi di business e comunque con il fine ultimo di arrivare al 100%. Queste operazioni ci permetteranno anche di espandere la nostra presenza sui mercati globali», ha spiegato Tanzini.

La struttura ambisce a creare un vero e proprio ecosistema con attori alla pari tra di loro, all’interno del quale tutti i professionisti presenti possano sviluppare nuove soluzioni. Il luogo in cui realizzare il progetto è Digital Hub, incubatore e braccio innovativo di intarget certificato dal Ministero dello Sviluppo Economico e operativo nella trasformazione digitale, nella content strategy e nel UX design. «La finalità è attrarre chi condivide gli stessi valori e ha fatto percorsi simili al nostro ma complementari, e che possano consentire al cliente di disporre dell’eccellenza giusta per affrontare le nuove sfide del post pandemia», ha aggiunto il direttore strategico.

«Questo rafforzamento del vertice valorizzerà ulteriormente l’approccio che già ci contraddistingue, quello di una consulenza strategica, in grado di aiutare i clienti nell’analisi dei dati e della competizione, ma soprattutto di fornire loro un disegno strategico, anche internazionale. Metteremo ancora maggiore focus sui nostri processi di innovazione, ricerca e sviluppo, dai quali sta già per uscire qualcosa di interessante per rispondere alla sempre maggiore richiesta del mercato di tool e prodotti di marketing automation», ha affermato Nicola Gasperini, CEO di intarget.

I nuovi clienti e gli obiettivi di crescita

Dopo aver archiviato un 2020 in linea, anche grazie a un quarto trimestre in forte recupero rispetto ai due trimestri precedenti e all'ingresso in portafoglio di Fineco, intarget ha chiuso il Q1 2021 con una crescita superiore al 20% anno su anno. Si tratta di un risultato reso possibile dal new business portato da clienti di spicco come Mondadori e Sole 24Ore, le cui collaborazioni «confermano il solido posizionamento della società nell'editoria», Kiko e Autogrill, ma anche Talent Garden e Invitalia, due partner «che segnalano la nostra vicinanza al mondo delle startup».

Per quanto riguarda il team, intarget ha effettuato durante questi mesi ulteriori assunzioni, anche per coprire nuovi ruoli che il percorso di evoluzione ha resto necessario. Sono infatti da poco entrate nell'organico due figure manageriali: Marina Deleonardis, Sales Manager di in:studios, e Francesco Comi, Chief Business Developer Officer. Attualmente, i professionisti impiegati in intarget ora sono circa 150. Secondo il piano industriale 2021-2024la società prevede di crescere del 20% anno su anno e di ottenere un giro d'affari complessivo di 25 milioni di euro alla fine del periodo di riferimento.

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