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21/01/2019
di Teresa Nappi

H-Farm, a oltre 50 milioni il fatturato nel 2018. Ora si punta ai mercati esteri

In una lettera agli azionisti, il Ceo Riccardo Donadon descrive i traguardi raggiunti. Quaranta milioni sono stati fatturati con l'area Innovation

Il 2018 è stato un anno di forte maturazione per H-Farm, "il migliore dall’inizio della storia della piattaforma e sicuramente il più importante della fase post IPO". A dirlo è Riccardo Donadon, Founder, Chairman e Ceo di H-Farm, in una lettera destinata agli azionisti. “Lo dico con entusiasmo perché i risultati economici raggiunti sono veramente importanti: abbiamo superato i 50 milioni di valore della produzione e per la prima volta abbiamo raggiunto un EBITDA gestionale positivo”, recita la lettera. Un dato positivo nonostante lo slittamento della partenza del progetto di costruzione del Campus, inizialmente previsto per l'autunno 2018 e poi stato posticipato di due anni. A parte questo, H-Farm è riuscita a portare a bordo e integrare oltre 400 talenti in 36 mesi su tre aree di business, unite dal comune denominatore dell’innovazione digitale.

Le aree di business di H-Farm

L’area Innovation è quella che supporta le aziende nell’implementazione di processi digitali e le accompagna verso nuovi scenari e nell’adozione di nuovi modelli di business per continuare a essere competitive in un mercato in rapidissima evoluzione. Conta oltre 340 persone con un fatturato che ha superato i 40 milioni, ovvero un incremento di circa il 15% anno su anno e di circa l’80% sul 2015, su cui la forte attrattività nel campo internazionale ha portato clienti come Adidas, Lufthansa, Volkswagen e grandi gruppi del mondo della moda come Lvmh, Kering. “Ed è proprio dall'espansione internazionale che nello sviluppo 2019 ci aspettiamo un grande apporto di nuovo fatturato sostenuto grazie a un’offerta capace di rispondere a richieste di clienti molto complessi e, soprattutto, a bravissimi manager alla guida di team talentuosi che ci permettono di intravedere grandi risultati nei prossimi anni”, recita ancora la nota. Progressi anche nell'area Education. Tra i filoni "il più sviluppato oggi è sicuramente il nostro network delle H-International School", ricorda Donadon. "In quest’area abbiamo fatto tantissima strada, da una piccola scuola, acquisita pochi giorni prima del Natale 2015, composta da circa 180 bambini, dall’asilo alla terza media, siamo arrivati quest’anno a 882 bambini distribuiti in 4 scuole nel Nord Italia". Seguita anche l'impegno nel settore delle startup: "Abbiamo un portafoglio importante, non concentrato né in termini di segmento di mercato né di nazionalità. Molte azioni sono state attivate nel corso dell’anno, tra cui l’exit totale da Depop che ha generato una plusvalenza di 4,6 milioni, con un ritorno pari a 6 volte l’investimento iniziale", sottolinea Donadon ricordando anche la valorizzazione di Travel Appeal e le fusioni di Sellf con Force Manager e di Antlos con Sailogy. In sintesi, conclude, "nel 2018 abbiamo chiuso la seconda fase della nostra storia: H-Farm oggi guarda al futuro non più solo come acceleratore, ma anche come aggregatore di esperienze e talenti che supporta aziende e tante giovani menti nel percorso di formazione. Nei prossimi 2 anni - aggiunge - possiamo far crescere questo valore anche a livello internazionale: entreremo in una nuova fase che ci permetterà di raccogliere i risultati del grande lavoro svolto".

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