DigitalMind rinnova la propria brand identity e si trasforma in DMind. È questo il nuovo nome della multichannel communication agency specializzata nei settori Fashion, Food, Design e Travel fondata da Daniele Lombardo, Andrea Caminiti e Stefano Bracco.
Il rebranding è, però, solo una parte di un progetto più ampio che corona il traguardo dei 10 anni di attività per l’agenzia e che mira a una precisa strategia di sviluppo.
Il 2021 si è concluso per DigitalMind, ora DMind, con un fatturato di circa 6 milioni di euro, in aumento rispetto all’anno precedente, e procede in netta crescita nel 2022, “grazie a un approccio alla comunicazione strutturato e incisivo, a un organico in espansione, a una nuova strutturazione interna e all’ampliamento del portfolio clienti”, recita una nota stampa dedicata.
“Arrivati al traguardo dei 10 anni ci siamo resi conto di come la comunicazione della nostra realtà all’esterno non fosse conforme a ciò che eravamo diventati”, afferma Daniele Lombardo, Presidente di DMind. “È maturata in noi la consapevolezza di essere cresciuti in competenze, specializzazione dei servizi offerti, nella nostra expertise in strategia e pianificazione, così come nelle pubbliche relazioni e nelle proposte di progetti di comunicazione, dove la componente creativa trova la sua massima espressione. Abbiamo intrapreso un lungo percorso di analisi che ci ha portato al riposizionamento della nostra comunicazione, e che ci ha reso coscienti del nostro capitale umano, del nostro territorio unico e autentico, dei nostri valori”.
Ecco che il nuovo logo DMIND, la nuova visual Identity e il payoff “We do Mind” sono contraddistinti da trasformazione, movimento e uso del colore e sono la sintesi di un percorso che ha visto impegnato un team integrato e la collaborazione di professionisti esterni all’azienda per oltre 3 anni.
“Un viaggio introspettivo per comprendere come la realtà dell’agenzia fosse mutata e avesse cambiato pelle. Un percorso che ha reso stringente la necessità di creare un abito e un racconto che maggiormente corrispondessero all’evoluzione aziendale compiuta, non solo nelle metodologie e nei servizi offerti, ma nello spirito con cui il team lavora, nelle sue ispirazioni, emozioni, visioni del futuro e valori”, dice in merito l’azienda.
Valori che vengono esplosi nell’approccio ai progetti dell’agenzia, che oggi si presenta come un vero e proprio metodo, un mindset, anzi il DMindSet.
Un sistema di lavoro che prevede la soddisfazione di 5 requisiti che per l’agenzia sono fondamentali affinché qualsiasi progetto di comunicazione possa fregiarsi della firma DMind: deep, authentic, simple, shared e ultimo, ma indispensabile, change, il cambiamento, misurabile ed effettivo nei KPI stabiliti.
Il DMindSet permea ogni servizio offerto: Communication Strategy, Creativity & Art Direction, Video & Shooting Production, Social Media Strategy & Management, Press Office, Digital PR & Influencer Marketing, Cross Media Planning, Digital Marketing, Realizzazione di Website & E-Commerce.
Ciascun dipartimento lavora in costante sinergia con gli altri, al fine di garantire coerenza ed efficacia a ciascun progetto di comunicazione.
La metodologia volta alla massima customizzazione, ha consentito all’agenzia, intanto, di affiancare, nelle diverse attività di comunicazione, importanti aziende e brand come Iris Ceramica Group, Stosa Cucine, Marmo Arredo e Quartzforms, Quadrifoglio Group, Arblu, Oniro Group, Nillab, Dainese, Brums, Naturino, Scarpamondo, Fondaco dei Tedeschi, Aeronautica Militare, U. S. Polo, Kocca, Canadians, Prestige Italia, De Longhi, OrtoRomi, Despar, Develey, Villa Sandi, La Gioiosa, Le Fay Resort, Dolomiti del Brenta.
Una nuova sede per la rinnovata DMind
Al fine di avvalorare questo criterio di lavoro e la nuova consapevolezza, la proprietà di DMind ha acquistato una nuova sede che si estende per oltre 2.200 mq e che risponde perfettamente alla nuova dimensione dell’agenzia.
I nuovi uffici si contraddistinguono per una rimodulazione degli spazi attraverso layout più dinamici, con numerosi ambienti dedicati alla socializzazione e alla collaborazione e, parallelamente, per l’implementazione di ambienti chiusi, non privati, di piccole dimensioni, per permettere le connessioni da remoto.