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01/10/2019
di Cosimo Vestito

Caffeina si evolve in Italian Creative Company ed espande l'organico

Il nuovo modello si sviluppa sull’unione di un elemento orizzontale e di uno verticale: l’Hexa Team e la Creator Line. L'agenzia guidata da Tiziano Tassi si prepara ad accogliere dieci professionisti nel team

Come già anticipato alla fine di luglio, Caffeina annuncia un’importante rivoluzione del proprio posizionamento: da Omnichannel Agency la realtà si evolve in Italian Creative Company, per aiutare i propri clienti a trasformarsi in Experience Brand. «Siamo di fronte a un cambiamento totale di Caffeina - commenta Tiziano Tassi, CEO - sono molto soddisfatto del lavoro sviluppato insieme al management team perché rappresenta un fortissimo cambiamento voluto dal Board of Director per innovare nella nostra industry e creare il modello di agenzia con cui i brand vorranno lavorare nei prossimi 10 anni”. Creative Company, si legge nella nota, significa unire mondi estremamente differenti, che mettono a sistema le sei aree di Caffeina: Strategy, Technology, Communication, Design, Client Services e Corporate. Ciò permette, da un lato, la capacità di pensare fuori dagli schemi per creare innovazione e trovare nuove soluzioni; dall’altro, la capacità di organizzare, dare struttura, definire flussi chiari e coerenti. La creatività va infatti oltre la comunicazione: scaturisce dall’integrazione di mondi, discipline e metodi diversi, che vanno dal pensiero creativo tradizionale, alle tecniche di design thinking, dalla conoscenza tecnologica alle metodologie di progettazione e alla capacità di analisi strategiche sul business. Questo modello si sviluppa sull’unione di un elemento orizzontale e di uno verticale: l’Hexa Team e la Creator Line. Gli Hexa Team sono squadre multidisciplinari che lavorano sempre insieme e in modo continuo, costituite da Strategic Planner, Creative Technologist, Experience Designer, Copywriter, Art Director e Account Manager. Le Creator Line invece sono le anime verticali dell’organizzazione, che permettono a Caffeina di operare in ambiti precisi con un importante know-how specifico, garantito dai team di Production, Content, Media Strategy, Project Management, Product Development e UX/UI Design. È stato creato un nuovo metodo di lavoro, appositamente studiato, che rappresenta il nuovo modo con cui Caffeina crea esperienze d’impatto. “ideas never sleep” è il framework di lavoro che prevede un’Experience Map per i brand che vogliono costruire, a partire da una Customer Journey, quella che Caffeina definisce un’Experience Journey. In ogni fase, la proposta riceve valore da tutte le discipline, Strategy, Communication, Technology e Design, che si fondono in ottica di collaborazione multidisciplinare. Internamente, il processo di creazione di questo nuovo modello (che ha preso il nome evocativo di Project Darwin), ha visto un altissimo investimento interno di risorse e di tempo, in cui Caffeina ha applicato a sé stessa una filosofia di decision making operativa, il Design Thinking. Il percorso intrapreso non si è ancora concluso e rappresenta le basi di un nuovo inizio per la società, che ha ambizioni di crescita importanti. «L’elemento straordinario di questo lavoro è la volontà di cambiare quando, per Caffeina, non c’era bisogno di farlo - racconta Tassi - Oggi però abbiamo un modello scalabile che contribuisce a scrivere le nuove basi della comunicazione e del marketing del futuro e che potrà svilupparsi ulteriormente anche con altre realtà che vorranno compiere un percorso di crescita comune. Ora abbiamo posto le basi per una piattaforma finalizzata alla creazione di sinergie con altre realtà da far entrare nel nostro sistema». Nel corso dell'anno, Caffeina ha accolto nel suo team 30 professionisti, per un totale di 130 persone impiegate, e si prepara ad assumere altre dieci persone nelle aree della tecnologia, della creatività e del design: «Questi ingressi hanno coinciso con una evoluzione del middle e del top management; abbiamo così consolidato la nostra struttura per permetterci di sostenere questo nuovo modello strategico e operativo», ha concluso Tassi.

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