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19/06/2019
di Simone Freddi

Artefact, "marketing engineers" a servizio della comunicazione. Debora Casalaspro: «nel 2018 superati gli obiettivi»

L’agenzia internazionale di digital performance marketing punta ad affermare sempre di più le sue competenze nel campo della data activation. «Presto avremo un team locale di consulenza sul dato»

Nell’era del marketing digitale, i dati sono una risorsa abbondante. Quello che in molti casi difetta è la capacità di attivarli per realizzare progetti di comunicazione innovativi e realmente efficaci. Questa è la specializzazione di Artefact, l’agenzia internazionale di digital performance marketing guidata nel nostro Paese da Debora Casalaspro con il ruolo di country manager. Nata e cresciuta in Francia, Artefact ha assunto una nuova statura internazionale assorbendo Netbooster a inizio 2018 e si definisce oggi la prima agenzia globale di digital marketing specializzata nella consulenza strategica basata su dati e intelligenza artificiale, come ha spiegato Frederic Joseph, chief activation officer della società, nell’ambito di un digital breakfast organizzato mercoledì a Milano. L’incontro ha fornito l’occasione per parlare di data marketing, di nuove modalità di ingaggio del consumatore e di come usare dati e AI per costruire customer experience di successo. Una sfida raccolta da Artefact con progetti come il chatbot #ScanoBar realizzato per Heineken France, che si è aggiudicato il primo premio nella categoria AI ai Data Creativity Awards 2019, prestigioso riconoscimento di settore. ScanoBar traduce un complesso lavoro di “ingegneria di marketing” in un programma di loyalty intuitivo e facile da usare: per le persone è sufficiente “scannerizzare” con il telefonino un prodotto Heineken acquistato nella GDO o in un locale e inviarlo via Messenger al bot Scanobar. Questo saprà riconoscerlo automaticamente e assegnare all’utente dei crediti virtuali utilizzabili per successivi acquisti, con vantaggi per Heineken sul fronte dell’engagement, degli insight sui consumi e della raccolta dati. Lanciato in Francia, il chatbot Scanobar è pronto a essere scalato anche in altri mercati, probabilmente anche l’Italia. Un altro interessante esempio di data activation firmata Artefact è quella sviluppata per una primaria azienda farmaceutica. Nel progetto, illustrato da Debora Casalaspro, dati di diversa natura (dalla geolocalizzazione alle previsioni del tempo) sono stati utilizzati per dar vita a una campagna digital di precision advertising internazionale a sostegno di prodotti per la tosse e per l’insonnia. «Vogliamo affermare sempre di più il nostro posizionamento distintivo di partner in grado di combinare consulenza sui dati e competenze di marketing avanzato per dare vita a soluzioni di customer engagement dirette ed innovative, partendo dalla strategia fino ad arrivare all’attivazione media», ci ha detto al termine dell'incontro la manager. «Dopo un 2018 andato molto bene, in cui abbiamo conseguito una profittabilità superiore al 15% e superato gli obiettivi di budget, anche il 2019 si è aperto in modo positivo», ha aggiunto la country manager dell’agenzia, che in Italia può contare su un team di 15 persone distribuite tra la sede principale di Roma e quella di Milano. «Il prossimo passo – ha concluso Debora Casalaspro – sarà avviare un team italiano di consulenza sul dato, per seguire più da vicino i clienti locali».

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